I pirati della Silicon Valley è il film che ricostruisce la nascita e l'ascesa dei due colossi dell'informatica: Apple e Microsoft. Jobs e Gates cominciano nei garage e finiscono in palazzi di vetro, nascono giocatori informatici e diventano potenti plasmatori del mondo moderno, partono carichi d'umiltà e arrivano spremuti dalle loro smanie di onnipotenza. Il film alterna flashback dell'ascesa dei due personaggi e memorie di Steve Wozniak, cofondatore della Apple con Jobs, e Steve Ballmer, dirigente della Microsoft.
Il risultato è una storia che svela come dietro le genialità di Jobs e Gates vi sia spavalderia, egocentrismo, smanie di successo e tendenza a vedere il proprio sistema come assoluto, e proprio per questo gli elementi che lo compongono insignificanti, veniali, superabili. Un ritratto spietato dei due ragazzi del '55, che mostra come il genio sia sintesi di folle visionarietà, geniale lungimiranza, ma anche cieca pazzia che spesso mette da parte l'uomo con loscopo di tendere a un bene ritenuto supremo.